Sant’Anna di Stazzema è uno dei pilastri sui quali si fonda l'Europa. La BBC, una delle più importanti reti televisive del mondo, celebra il 60° anniversario dei Trattati di Roma, con i quali venne istituita la Comunità Economica Europea (CEE), partendo proprio dal Parco Nazionale della Pace ed incontrando Enrico Pieri, testimone e supersite della strage.

Enrico aveva solo 10 anni il 12 agosto 1944, quando vide massacrare davanti ai suoi occhi tutta la famiglia dalle SS, salite a Sant’Anna per seminare morte e distruzione. Un crimine contro l’umanità che provocò l’uccisione di oltre 500 innocenti. Si trovava a casa sua, ai Franchi, un casolare in pietra semplice, placidamente abbarbicato sulle piane che compongono l'anfiteatro naturale di Sant’Anna, sovrastato dai monti Lieto, Gabberi e Ornato. Con Enrico ed i suoi viveva la famiglia Pierotti, sfollata da Pietrasanta per scappare dai bombardamenti, come avevano fatto altre centinaia di famiglie che si rifugiarono a Sant’Anna di Stazzema. Enrico e le due sorelline Pierotti scamparono al massacro, le loro famiglie furono uccise.
Per qualche tempo restò a Sant’Anna poi emigrò in Svizzera per lavorare. Un’esperienza, quella dell’emigrante italiano che va all’estero in cerca di lavoro, che trasmette ai tanti ragazzi che incontra ogni anno a Sant’Anna di Stazzema, provenienti sia dall’Italia che dalla Germania, per raccontare le difficoltà e le discriminazioni che invitano a riflettere sulle analogie dei giorni nostri. Quando nacque suo figlio Massimo, Enrico dovette decidere se mandarlo ad una scuola francese o ad una tedesca. “Lo iscrissi ad una scuola tedesca”-racconta.“Mi resi conto che la Germania era troppo importante per l’Europa, che non si doveva e non si poteva più odiare: siamo tutti europei. L'Europa nasce a Sant'Anna di Stazzema, a Marzabotto, nei campi di concentramento ed in ogni luogo dove si è consumata una tragedia”. Una vera e propria lezione di vita, un messaggio straordinario di un europeista vero. Anche per questo, oltre al suo impegno per divulgare la memoria di Sant’Anna, ad Enrico Pieri fu conferito nel 2011 da Parlamento Europeo il Premio Cittadino Europeo. Ed è anche grazie al suo impegno che il 24 marzo 2013 il Presidente della Repubblica Federale Tedesca, Joachim Gauck, è salito a Sant’Anna con l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

La troupe della BBC sarà a Sant’Anna nella giornata di mercoledì 22 marzo, per effettuare riprese al Museo Storico, intervistare Enrico Pieri e immortalare il suo incontro con una scuola: è l’attività quotidiana che si svolge a Sant’Anna, un lavoro intenso e continuo per diffondere la memoria della strage, rendere omaggio ai Martiri ed evidenziare la drammatica attualità di una vicenda accaduta 73 anni fa.

“Mai più santanne”, è il grido, il monito, l’auspicio che Enrico lancia agli studenti ogni volta che li incontra. Un obiettivo che deve essere perseguito costantemente: per raggiungerlo la memoria è fondamentale. È uno degli elementi sui cui poggia l’Unione Europea, costituendone le fondamenta sulle quali si è costruito uno dei periodi di pace più lunghi della Storia dopo gli orrori della Seconda Guerra Mondiale. Dai Trattati di Roma del 1957 è nata la CEE, che successivamente evolverà in Unione Europea, ma il percorso è iniziato da luoghi come Sant’Anna di Stazzema. Sarà proprio questo il tema evidenziato dal servizio della BBC intervistando altri testimoni, persone che come Enrico, che hanno contribuito a diffondere valore e significato dell’Unione Europea.

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